Questi video comunicano un messaggio sbagliato dal punto di vista didattico, minando le certezze degli studenti. Invece di costruire conoscenze, fanno dubitare gli studenti di informazioni corrette che già possiedono, come l'uso di espressioni di base come 'buongiorno' o 'grazie'.
L'obiettivo di un video didattico dovrebbe essere quello di costruire e consolidare le conoscenze degli studenti, non di distruggere le loro certezze. Un materiale didattico efficace aiuta gli studenti a capire la lingua che stanno studiando, senza creare confusione o dubbi ingiustificati.
Il problema principale è il messaggio del titolo, che suggerisce di sostituire parole corrette e standard con alternative informali o colloquiali. Invece, queste forme alternative dovrebbero coesistere con le forme standard e essere usate nel contesto appropriato, senza eliminare le basi della comunicazione quotidiana.
Il trend è fuorviante perché induce gli studenti a non usare parole corrette e fondamentali della lingua italiana, come 'buongiorno' o 'grazie'. Questo approccio crea confusione e imbarazzo negli studenti, senza un motivo logico, e non contribuisce a un apprendimento efficace della lingua.
Il trend avrebbe più senso se fosse utilizzato per correggere costruzioni linguistiche effettivamente sbagliate, come 'pratico l'italiano' invece di 'mi esercito in italiano'. In questo caso, il messaggio sarebbe didatticamente utile e non solo finalizzato a creare shock o attrarre visualizzazioni.
Ciao a tutti e bentornati ad un nuovo episodio del podcast. Oggi chiacchieriamo, quindi. Mettetevi comodi con una tazza di tè, con una tazzina di caffè, con una tazza grande di caffè, come volete, però sappiate che oggi chiacchieriamo un po'. Oggi vorrei affrontare con voi un argomento che è a metà strada tra piattaforme sociali e didattica della lingua italiana.
perché è sempre difficile trovare una via di mezzo. Mi scontro con questa realtà praticamente tutti i giorni e a volte vedo delle cose su internet che non mi piacciono per quanto riguarda l'insegnamento della lingua italiana. Qualche tempo fa uno studente ha lasciato questo commento sotto ad un mio video.
Ho una domanda e scusa se scrivo in inglese, ma voglio assicurarmi di non sbagliare e di essere veloce. Su Instagram mi appaiono molti video in cui si dice "non dire questo" in italiano. Uno di questi invitava a non dire più "buongiorno" e un altro diceva "non dire più questo, questa, queste, questi, usa solamente sto, sta, stesti". L'obiettivo di questi consigli era quello di
sembrare parlanti nativi. Come prima cosa, sembra un po' strano voler sembrare un parlante nativo quando in realtà non sono neanche ad un livello B1. I tentativi di sembrare parlanti nativi non sembrano un po' strani? E poi, questi suggerimenti sono veri? Che ne pensi? Allora,
È un'ottima domanda, un ottimo spunto di riflessione su Instagram, ma anche su YouTube. È pieno di video il cui titolo è: "Stop saying that, say this instead". "Stop using 'buongiorno', start using this instead". Questi video girano da un po' di tempo e sono abbastanza popolari, attirano molte visualizzazioni.
Ma non mi piacciono perché secondo me, questo è un mio punto di vista, questa è una mia opinione, quindi potete essere d'accordo oppure no, ma in ogni caso è quello che penso. Non mi piacciono perché questi video con questi titoli
comunicano un messaggio sbagliato. Dal punto di vista didattico non penso siano dei video costruttivi, perché attirano le persone giocando su un elemento che tutti gli studenti di lingue straniere hanno in comune, cioè la paura di sbagliare.
Se io da studente di lingua straniera leggo "non dire questa parola", "non usare questa parola" e questa parola che mi dicono di non usare è una parola che io ho sempre usato nella conversazione, perché è una parola alla base della comunicazione quotidiana.
della lingua italiana, la mia mente va in confusione e prova a pensare subito ad un potenziale errore che avrei potuto commettere in passato parlando. E quindi sento una sorta di imbarazzo di ritorno per però un errore che non ho mai commesso in realtà.
Il grande problema di questi video e di questi titoli è che dicono agli studenti di non usare parole e frasi molto comuni che tutti i parlanti nativi usano, come "buongiorno", "grazie", "prego", "come stai". Sono delle espressioni corrette, alla base della comunicazione italiana.
Perché gli studenti non dovrebbero usarle? Questi video, secondo me, non hanno niente di didattico, men che meno nel messaggio, perché vanno a minare le certezze degli studenti. Dire "buongiorno" per salutare qualcuno in italiano è una certezza.
Un video didattico o qualsiasi materiale didattico dovrebbe avere come obiettivo quello di costruire le conoscenze di uno studente, di consolidare le conoscenze che uno studente già possiede.
non distruggere le certezze di uno studente. Questi video fanno dubitare gli studenti di quello che loro sanno, delle informazioni che hanno già acquisito e che sono delle informazioni corrette, a parer mio senza alcun motivo logico. Per fare un titolo accattivante,
Poi, se si guardano questi video, quello che si fa è presentare dei modi alternativi per dire quella certa cosa, spesso dei modi informali e colloquiali. E questo va benissimo, non è sbagliato fornire delle alternative più informali o più colloquiali o delle alternative che siano standard ad una certa parola o ad una certa espressione. È ottimo, perché così
si dà varietà alla lingua di uno studente. Il problema è sempre nel messaggio del titolo, cioè si dovrebbe dire che queste forme alternative, che siano colloquiali o non, non importa,
non devono sostituire la forma standard che è la certezza dello studente, ma tutte queste forme devono coesistere e devono essere usate nel contesto giusto. Su YouTube si vuole che i propri video abbiano tante visualizzazioni, lo capisco benissimo.
Però io sono dell'idea che sia necessario attirare le persone sui propri video in maniera chiara e onesta. E anche didatticamente corretta se si vuole insegnare una lingua straniera. Perché l'obiettivo non è avere visualizzazioni sui video, l'obiettivo è aiutare gli studenti a capire la lingua che stanno studiando.
Quindi per me questo trend, questi titoli sono fuorvianti, perché si dice agli studenti di non usare parole corrette che sono alla base della comunicazione quotidiana. Questo trend sarebbe adatto a parlare delle costruzioni sbagliate in italiano. Per esempio, non dire "pratico l'italiano", di "mi esercito in italiano", perché la costruzione "pratico l'italiano" è effettivamente scorretta.
Usato così questo trend avrebbe molto più senso, ma capisco che non c'è più il fattore shock e quindi non c'è più "attrattiva" nel titolo. Questo è quello che penso a riguardo e ovviamente sono molto curiosa di sapere che cosa voi ne pensate nei commenti qui sotto. Fatemi sapere se siete d'accordo oppure no, sono veramente interessata a conoscere le vostre opinioni in merito.
Questo è tutto per l'episodio di oggi, spero che vi sia piaciuto e noi ci sentiamo nel prossimo episodio. A presto, ciao!