Questi video comunicano un messaggio sbagliato dal punto di vista didattico, minando le certezze degli studenti. Invece di costruire conoscenze, fanno dubitare gli studenti di informazioni corrette che già possiedono, come l'uso di espressioni di base come 'buongiorno' o 'grazie'.
L'obiettivo di un video didattico dovrebbe essere quello di costruire e consolidare le conoscenze degli studenti, non di distruggere le loro certezze. Un materiale didattico efficace aiuta gli studenti a capire la lingua che stanno studiando, senza creare confusione o dubbi ingiustificati.
Il problema principale è il messaggio del titolo, che suggerisce di sostituire parole corrette e standard con alternative informali o colloquiali. Invece, queste forme alternative dovrebbero coesistere con le forme standard e essere usate nel contesto appropriato, senza eliminare le basi della comunicazione quotidiana.
Il trend è fuorviante perché induce gli studenti a non usare parole corrette e fondamentali della lingua italiana, come 'buongiorno' o 'grazie'. Questo approccio crea confusione e imbarazzo negli studenti, senza un motivo logico, e non contribuisce a un apprendimento efficace della lingua.
Il trend avrebbe più senso se fosse utilizzato per correggere costruzioni linguistiche effettivamente sbagliate, come 'pratico l'italiano' invece di 'mi esercito in italiano'. In questo caso, il messaggio sarebbe didatticamente utile e non solo finalizzato a creare shock o attrarre visualizzazioni.