Grammaticalmente, il verbo 'piovere' richiede l'ausiliare 'essere', quindi 'è piovuto' è corretto. Tuttavia, nell'uso comune, 'ha piovuto' è diventato sempre più accettato perché l'ausiliare 'avere' è più semplice da usare, evitando accordi con il participio passato.
L'ausiliare 'avere' è più semplice da usare rispetto a 'essere' perché non richiede accordi con il participio passato e il soggetto, rendendolo più pratico nel linguaggio quotidiano.
Non c'è differenza di significato tra 'ora' e 'adesso'; sono sinonimi. Tuttavia, 'adesso' è considerato più informale e più frequente nella conversazione quotidiana.
In pubblico, è preferibile usare 'scusi', la forma di cortesia, per rispetto verso persone sconosciute. 'Scusa' è usato in contesti informali o con persone molto più giovani.
Entrambe le espressioni indicano mancanza di conoscenza, ma 'non lo so' è più decisa, mentre 'non saprei' è più sfumata, simile a 'non sono sicuro'.
La particella 'ci' può sostituire 'con lui', 'con lei' o 'con loro' in frasi come 'ci esco spesso' (con lei) o 'ci parlo spesso' (con lui).
'Mattino' si riferisce alle prime ore del giorno (es. 'le sei del mattino'), mentre 'mattina' indica l'intera porzione della giornata prima di pranzo. Tuttavia, molte persone usano i due termini come sinonimi.
Non c'è differenza di significato, ma 'ciò' (come in 'ciò fame') è una forma estremamente colloquiale e grammaticalmente poco corretta, mentre 'ho' è la forma standard.
Il verbo 'contare' è seguito dalla preposizione 'su', ma quando è seguito da un pronome personale (es. 'di lei'), richiede anche la preposizione 'di'. Non ci sono molti altri verbi che seguono questa struttura.