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Episodio 30. Panettone e Pandoro

2020/1/2
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Learn Italian with Lucrezia

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Shownotes Transcript

Il panettone e il pandoro sono i re incontrastati del Natale italiano. C’è che preferisce uno e c’è chi preferisce l’altro, ma c’è anche chi li mangia entrambi. Spesso si continua a mangiarli a colazione anche nei mesi successivi al Natale, perché i supermercati li vendono a prezzi scontati per fare spazio alle Colombe, che sono invece le regine incontrastate della Pasqua.

Il Panettone ha origini milanesi e, come per tutti i cibi e le ricette in Italia, ci sono varie leggende sulla sua creazione. Quella più attestata è la seguente: tutto ebbe inizio a Milano alla corte di Ludovico il Moro, verso la fine del XV secolo, quando Toni, uno sguattero della cucina del palazzo, rimediò all’errore commesso dal cuoco. Una vigilia di Natale, infatti, il cuoco di casa Sforza bruciò il dolce per il banchetto natalizio e questo Toni decise di rimediare al danno impastando un altro dolce a partire dal lievito che aveva messo da parte per sé. Aggiunse quindi farina, zucchero, uova, uvetta e canditi e diede vita quello che fu chiamato “Pan de Toni”, ovvero il Pane di Toni, l’odierno panettone.

In realtà la prima attestazione documentata del panettone risale al 1606 nel primo dizionario Milanese-Italiano.

La forma e la ricetta odierne risalgono però agli anni ’20 del 1900, quando Angelo Motta aggiunse il burro e avvolse l’impasto in una carta fasciante che fece lievitare l’impasto verso l’alto.

Il Pandoro invece ha un luogo e una data di nascita ben precisi: Verona, 14 ottobre 1894. In questa data Domenico Melegatti brevettò il nome, la forma e la ricetta del Pandoro moderno che conosciamo oggi. Farina, uovo, burro e zucchero danno vita ad un dolce soffice e goloso, a forma di stella a otto punte. C’è da dire però che questo dolce è l’evoluzione del dolce veneto “nadalin”, nato nel 1200 a Verona per celebrare il primo Natale sotto la signoria della famiglia della Scala. Inoltre, il nome Pandoro viene dal veneto “pan de oro”, dolce già noto ai ricchi veneziani intorno al XIII secolo.

Se non avete mai visto questi due dolci, vi consiglio di cercare delle foto su internet oppure di chiedere ad un vostro amico italiano di parlarvene! E magari chiedetegli anche quale dei due preferisce!

Io, devo essere sincera, preferisco il Pandoro, per una questione di gusto, perché non amo particolarmente l’uvetta, né i canditi, quindi se mangio il Panettone, devo assicurarmi di togliere tutti i canditi (l’uvetta posso anche lasciarla) dalla fetta che mi sono tagliata prima di addentarla!

E voi avete mai assaggiato questi due dolci natalizi? Se sì, che ne pensate, quale vi piace di più?